La zattera, il mozzo e la Sfinge

Salvador Dalí, Il Cristo di San Juan de la Cruz (1951)

La dimenata questione del suo ventre
non foss’altro per i conati di vita che mi provoca
va posta all’attenzione del dio nascosto
una domanda fiorita dalla carne
alla domanda che si fece carne
e per risposta poi divenne chiodo su croce.
Allora fu così.
E da allora camminiamo schiodati
trattenendo la taciuta sapienza
altresì dolente che domanda e risposta
sono l’eterna caccia l’eterna fuga
nel circuito di sangue che anche in te ascolto
mugolare in questa precoce alba d’autunno.
Sotto la pelle lucida e morbida
avverto tutta la legnosità della croce.

La zattera, il mozzo e la Sfinge – Versione audio:

Franz von Stuck, Il bacio della Sfinge (1895)

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7 pensieri su “La zattera, il mozzo e la Sfinge

  1. Mi intimidisce sempre Danilo Poeta, così irruente, sensuale, magico. Stavolta mi intimorisce, per una evocazione che richiama tutti alla domanda angosciosa, che attende il miracolo di una risposta. Quaesivi et non inveni, pietosamente è stato scritto. Ma solo la speranza di ricevere il segno decisivo, ci fa persistere nella dura fatica di vivere.

  2. Come pesa quella croce! Quanti dubbi mai sciolti e verità mai svelate, fin da quando ragazzina tormentavo la mia religiosissima nonna con le sue litanie.
    Ti auguro giorni sereni, caro, e ti sono grata per la grandezza e la bellezza delle tue condivisioni.

  3. una magica declamazione di una poesia ricca di spiritualità, che pone domande ed offre possibili risposte. Un ascolto e una lettura imperdibile, sicuramente arricchente

    Un caro saluto

  4. Quanto ci fa paura la verità. Quanto la evitiamo… Quanto siamo fragili.

    Auguri Danilo! Un abbraccio forte
    LaRó

  5. Domande che rimangono domande e risposte piene di dubbi nella verità problematica della fede nell’uomo Dio.
    Molto bella e perturbante la poesia, nel tuo stile.
    Buona Pasqua, Dan!🌿🕊

  6. Forse Pilato avrebbe voluto risolvere tutti i dilemmi in cui si sono per secoli e secoli costernati i filosofi, quando a Lui chiese: quid est veritas? ma non ebbe una risposta oggettiva, che poteva tranquillizzare le coscienze, ma una risposta che più soggettiva non poteva essere, e destinata a turbare per sempre le coscienze, rovesciando su di noi il peso della scelta: accogliere Lui, Via-Verità-Vita, o continuare a cercare invano …

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