Grandinata di notte

Giorgione, La tempesta (1505-1508)

nel buio che tace quanto breve e fragile
sia questa pace, la grandine arriva e sbianca
la notte più nera con gelide sassate alla mente
perché entri lo spettro del passato colmato

seconda lei viene come il respiro al neonato
e la scossa ci vuole perché il grido frantumi
il silenzio ora fa del muto un timido impaziente
di vivere con la furia di chi cerca l’appena
perduto amore calore casa già in fumo.

Avida lei t’accoglie dopo lo sputo nel freddo,
lo strano è questo, che sei circondato e da chi sta
meglio dritto allo specchio che piegato nella caverna.

Grandinata di notte – Versione audio:

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