Archivi del mese: Gennaio 2013

Giorgio Petracchi e la storiografia sull’Italia 1943-48

recensione apparsa su «L’Indice», XXX, n. 1, gennaio 2013, p. 26

GIORGIO PETRACCHI, AL TEMPO CHE BERTA FILAVA. UNA STORIA ITALIANA 1943-1948, pp. 442, € 20, Mursia, Milano 2011

Quanta inciviltà si ebbe nella guerra civile italiana lo conferma la minuziosa ricostruzione storica di questo libro. Ma la sua limpida e sofferta prosa ci dice anche quanta civiltà si cercò di rigenerare con l’impegno resistenziale. Giorgio Petracchi ha ricostruito nel dettaglio, su archivi americani e documenti privati inediti, le vicende della lotta partigiana nella XI Zona, tra Tirreno, Alpi Apuane e Appenini.
Si narra la storia di una gioventù che in alcuni suoi protagonisti, come il comandante partigiano Manrico Ducceschi, d’area azionista, sperò e credette di riannodare i fili di un moto risorgimentale che già una volta aveva iniettato orgoglio e fierezza nelle più giovani generazioni della penisola e incarnato nel sacrificio personale l’unione di libertà civile e indipendenza nazionale. Ma la politica resterà militarizzata anche dopo il 25 aprile, in uno scenario italiano ed europeo che era già stato spogliato in gran parte del principio della sovranità nazionale. Si progetterà in Italia, ma si deciderà altrove, in America o in Russia, e nel mezzo resteranno stritolati tutti coloro che cercheranno una terza via politica e culturale socialista e liberale, patriottica nei sentimenti e universalistica nei valori; tra questi, anche alcuni protagonisti del libro.
Petracchi narra una storia più tragica che eroica, e il quinquennio 1943-48 è giustamente indicato come lo spartiacque tra l’epoca dei nazionalismi, gravitanti attorno alla presunzione europea di una centralità geopolitica, e l’epoca del bipolarismo, del pianeta diviso e controllato da due superpotenze egemoniche, che decretano l’inizio del dorato tramonto del Vecchio Continente. Quel che si costruì nel lunghissimo dopoguerra italiano risentì profondamente della furia manichea e degli interessi stranieri innestatisi sul suolo nazionale tra l’8 settembre 1943 e il 18 aprile 1945.