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Per conoscere Leo Strauss

recensione apparsa su «L’Indice», XXVII, n. 2, febbraio 2010, p. 45

CARLO ALTINI, INTRODUZIONE A LEO STRAUSS, pp. 200, € 12, Laterza, Roma-Bari 2009

Su Leo Strauss occorre fare chiarezza. E non solo perché il suo nome è stato gettato in pasto alla polemica politica dal giornalismo pressappochista ma sedicente colto in perenne ricerca di copertura “scientifica” al gossip. È soprattutto necessario illuminarne la reale natura e portata del pensiero perché si rischia altrimenti di perdere un classico della filosofia occidentale. Col pensiero neoconservatore americano Strauss ha poco da spartire: si tratta di appropriazione indebita o di legittima ripresa di singoli frammenti da un pensiero viceversa multiforme, le cui idee stanno dentro un reticolato difficilmente penetrabile ma coerente. L’introduzione di Carlo Altini assolve egregiamente al compito di riparare il recente danno procurato dai media e ci restituisce la grandezza del pensiero straussiano nella sua integrità. Sin dagli anni Venti il filosofo ebreo-tedesco mostrò di aver compreso perfettamente quanto la riflessione storica sia un “mezzo” necessario “per il superamento delle aporie della modernità”. Non solo: assorbì e rielaborò in modo originale il nucleo filosofico-politico del risveglio teologico, ebraico e cristiano, che cercava nel primo dopoguerra una risposta alla sfida che l’Illuminismo aveva portato alle religioni rivelate nel corso degli ultimi due secoli. Le promesse illuministe erano state deluse, come dimostrava agli esordi del Novecento la questione ebraica fra emancipazione e assimilazione. Il giovanile, breve, sionismo politico di Strauss lo condusse nel cuore delle contraddizioni della democrazia liberale, al cui interno la discriminazione legale può essere superata ma non quella sociale. Questa può essere rimossa solo tramite amputazioni di identità delle sotto-comunità ivi operanti. Da qui Strauss iniziò la propria impresa filosofica, ardita ed eccentrica. Grazie al lavoro di Altini disponiamo oggi di un testo tanto denso quanto agevole da essere ottimo punto di partenza per conoscere e far conoscere in Italia il vero Strauss.