Archivi del mese: Maggio 2014

mangio di sabbia, berrei di mare

è come se dallo squarcio di una casa diruta
sbucasse un bambino dai grandi occhi cerchiati
e nella mano che porge tu trovassi un buco,
voragine di senso in cui cade, perduta, la fede
in un martirio che è danza sui vetri e non volo.
Avessi più amore per la sabbia che tiene te
e il passo di bimba cresciuta di sogno in sogno,
se l’avessi tu ed io berremmo mare come cicuta.

mangio di sabbia, berrei di mare – Versione audio:


A causa della sua monotonia e sconfinatezza, con nient’altro se non la cornice come sfondo, uno sente come se le proprie palpebre fossero state tagliate via
(Heinrich von Kleist)

Caspar David Friedrich, Monaco in riva al mare (1809-1810)