Il bene più prezioso

Marc Chagall, Compleanno (1915)

la displosione è il moto
tuo e degli occhi che scagli
quali presagi mischiati a neve
nella mano del supplizio e d’oblìo
cercato in ogni giorno stentato
da te e da me, cosmonauti d’argilla
contro un sole che crepa sorrisi
e divora la lingua. Stranieri ci lascia.

Nella camera dal desiderio sfondata
mi aleggi intorno e mi porti
a strapiombo sul picco di un bacio,
tu ventata di donna e profumo d’ansia,
nome che dissi violando il segreto
che accenna una volta e poi tace,
per sempre: sorella nel costato
ti ritrovai alla fine del viaggio,
e amarti
questo e nient’altro avrei dovuto.

Il bene più prezioso – Versione audio:

J.W. Waterhouse, Windflowers (1903)

Remembering you standing quiet in the rain
As I ran to your heart to be near
And we kissed as the sky fell in, holding you close
How I always held close in your fear

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11 pensieri su “Il bene più prezioso

  1. Bellissimi versi in cui trovo nostalgia e un po’ di rimpianto.
    Grazie!
    Tanti auguri per le imminenti festività.

  2. Caro Danilo,
    reminiscenza profonda, dormiente e risvegliata dei tuoi ricordi.
    Come un’ombra, silhouette di un amore mai spento, brucia nel tuo cuore di poeta, dolente, che cerca un impossibile oblio.
    Complimenti, Giancarlo

  3. Caro Danilo,
    parole meravigliose e struggenti per descrivere un amore intenso e profondo che chiunque penso amerebbe vivere. Sei fantastico!!
    Teresa C.

  4. Caro Danilo meraviglioso e profondo come sempre. Vorrei inviarle una lettera che Vincenzo scrisse per me tanti anni fa un racconto in verità che doveva arrivare a me dopo la sua scomparsa. Una favola che arriva dritta al cuore proprio come i suoi versi. Intanto le auguro un sereno Natale. Grazie ancora

  5. “Amarti e nient’altro avrei dovuto…”.
    Quanto rimpianto in queste poche parole che dicono una cosa semplice ma che quasi mai ci si limita a fare. Bella poesia ma brutta la fine di un amore grande, fine imputabile semplicemente all’essere “umani” con tutto ciò che di negativo comporta. Grazie Danilo come sempre, e perdonami la forse eccessiva libera interpretazione 😊

  6. Eccoti Poeta, cosmonauta d’argilla che vive giorni stentati con lei, suo sostegno ed amore irrinunciabile come il respiro.
    Lei è “ventata di donna e profumo di ansia”. Tu le doni un bacio sublime che ti porta sull’orlo del precipizio del tuo amore senza freni, che vi squassa e vi fa vivi. Lei è sorella di costato, Eva eterna che ti suscita abissi infiniti di passione.

    Grazie Poeta per questo bel regalo, per queste affascinanti evocazioni. Molti auguri perché tu possa sopravvivere a questo Natale così vuoto, così insignificante, così falso.
    Dammi la mano e aiutami.

    Annamaria

  7. Sublime “ventata di donna e profumo d`ansia”. Chissà mai perché mi illudo che mi appartengano, un pezzo di una storia intricata. Sento il ruggito, Danilo, di esplosioni intime, che ti squassano, e provo invidia.

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