La puntina di stagno

Arthur Rackham, Pandora’s Box (1922)

Lenta mi cresce in grembo
una nostalgia che ha forma di mare
la stessa ondulata malìa
dei tuoi capelli fulminati dal sole
la stessa liquida anomalìa
dei tuoi occhi allagati dal vento
quello che porta le piogge di settembre
e ci lascia fradici di ricordi sbreccati
troppo acuminati per due cuori svernati
proprio dentro al vaso di Pandora.
Che sciocchi!

E così la primavera fu un’esplosione di rimpianti
e i sogni non sbocciarono, si lacerarono
poco prima di giungere a maturazione.

Mi mancano quei due centimetri di polmone
per respirare salsedine e dolore
grato come un laico fachiro mediterraneo
grato di averla dentro come risacca
ché il suo sorriso mi scampanella a festa
grato di esserci, di esser qui
indomita puntina di stagno che ferma
i fogli della vita, ogni giorno uno nuovo.

La puntina di stagno – Versione audio:

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8 pensieri su “La puntina di stagno

  1. Ricordi, rimpianti, forse rimorsi, struggimenti. Teniamoci stretta la nostra umanità, in un futuro transumano li avremo ancora? Avremo bisogno di puntine di stagno per tenere insieme i fogli della nostra vita? O saremo solo un flusso d’emozioni senza passato e futuro?
    Ripensando alle parole di ieri 😉
    Grazie Dan poesia bellissima!!

  2. Leggo in questa poesia una profonda nostalgia di eventi vissuti che hanno lasciato nel cuore e nell’anima una scia di sofferenza, non scevra, però, di desiderio del bello, che si collega sempre con il desiderio di un amore rimpianto che, perciò sembra non avere nuove chances di vita. Un amore, sembra, inerte, come morto per non avere raggiunto la perfezione a cui il cuore anelava condurlo.
    Belle e poetiche le immagini del mare ondulato come i capelli della donna amata; e non manca, secondo il tuo stile che guarda spesso al mistero affascinante dei grandi personaggi della cultura classica – che hanno per te un’attrazione forte per l’enigma in essi racchiuso – il fascino angoscioso delle cose incompiute, sospese tra vita terrena e eternità.
    Forte in te, uscito dalla tribolazione dei mali del vaso di Pandora, che l’uomo non è ancora capace di gestire, il desiderio di non gettare via i giorni vissuti ma di raccoglierli e fermarli per sempre, come fa appunto una puntina di stagno,rappresentata da te stesso nel tentativo di trovare una stabilità felice.

  3. Ho letto questa tua propostami su Twitter https://twitter.com/danilobreschi/status/688071615880507392
    e devo dire con molta sincerità che un sorriso l’immagine del ‘laico fachiro mediteranneo’ me lo ha proprio strappato, come un contrappunto alle immagini tutto sommato drammatiche della tua lirica. Molto bella la conclusione e l’immagine di questa nostra vita fatta da fogli attaccati con un puntina di stagno che da l’idea della grande oscillazione tra il nostro vivere come lo scrivere un libro che sarà letto da tutti nel giorno del giudizio e la fugacità della vita stessa che come un foglio spesso finisce in un cestino della spazzatura. Un Saluto da Terni …

  4. Dolore, amarezza, consapevolezza, tenerezza, tanto amore da dare e ricevere, così è fatta la tua anima. Quella puntina di stagno fermerà i giorni, ma fermerà anche la gioia che solo tu, Poeta, meriti!
    Ne sono sicura, Danilo. Ti abbraccio

  5. Time after time
    Nostalgia di un mare
    ondulato
    liquido
    inondato dal vento
    infiammato dal sole.
    Ricordi acuminati
    Che sciocca
    non è più nostalgia
    né rimpianto
    né sogno
    Respiro salsedine
    Grata di essere qui
    da sola
    Affascinata
    dal fluire
    della risacca
    Fermo la mia vita
    Time after time

  6. Complimenti, una lirica davvero molto bella, calda, tocca il cuore… Buon Natale Prof. Breschi

  7. Caro Danilo,
    se solo una puntina di stagno potesse… Mi piace assai questo modo di esprimere la nostalgia, modo irripetibile perché poetico. Così intenso è il ricordo dell’amore nella tua poesia, e così fuggitivo (ay como es bella y triste – la cancion de el amor)! E gli amori più belli, più dolci, più perenni, sono proprio quelli che destano “i rimpianti”.
    Un caro saluto, Giancarlo

  8. Come sempre le tue metafore sono acute e efficaci!
    E del resto, sì, ogni pagina della vita, soprattutto se scritta dall’amore, vorremmo poterla ‘appuntare’ per non perderlo/a…

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