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Il liberalismo cattolico italiano

recensione apparsa su «L’Indice», XXVIII, n. 4, aprile 2011, p. 44

DARIO ANTISERI, IL LIBERALISMO CATTOLICO ITALIANO DAL RISORGIMENTO AI NOSTRI GIORNI, pp. 146, € 8, Rubbettino, Soveria Mannelli 2010

Antiseri è stato, in tempi culturalmente avversi al liberalismo, il grande divulgatore in Italia dell’opera e del pensiero di Karl Popper. E proprio da una riflessione del filosofo austriaco egli prende le mosse per sviluppare un ragionamento che condivide con una crescente schiera di intellettuali nostrani: cristianesimo e cultura liberaldemocratica sono non solo compatibili, ma strettamente connessi l’uno all’altra. Più precisamente, la tradizione cattolica avrebbe attribuito da sempre un valore centrale alla coscienza e al diritto di ciascuno ad un giudizio personale.
Nel celebre volume popperiano La società aperta e i suoi nemici (1945) si legge che i più importanti princìpi politici occidentali, come umanitarismo, libertà ed eguaglianza, li dobbiamo all’influsso del cristianesimo. Ancor più precisamente, Popper fa riferimento ai “primi cristiani”, e un po’ tutto il liberalismo cattolico italiano più recente, passato in rassegna da Antiseri, suggerisce al lettore l’idea che la matrice del cristianesimo più feconda e più sensibile nei riguardi dell’idea e della pratica della libertà sia piuttosto quella evangelica.
È indubbio che tra il Seicento inglese e il Settecento nordamericano si sia consumato il passaggio dalla libertà religiosa alla libertà politica, e questa si sia fortemente servita di esempi e riserve emozionali provenienti dal dissidentismo religioso cristiano non-anglicano e anti-papista. Questa piccola antologia complica un tale discorso. Il lettore troverà brevi ritratti intellettuali di Gioberti, Rosmini, Sturzo, ma anche di nomi meno noti del pensiero cattolico liberale italiano, e riterrà possibili anche percorsi cattolici al liberalismo e persino al liberismo. Pur tra loro diversi, cruciale è per tutti l’idea di “persona”. Quel che qui manca dovrà essere oggetto di un’altra antologia: il contributo al pensiero utopico-rivoluzionario, comunque antiliberale, tanto del cristianesimo primitivo quanto del neomodernismo post-conciliare.